Scheda: Luogo - Tipo: Verde pubblico

Ciliegio del Monastero di Sant'Antonio in Polesine

Il Ciliegio del Monastero di Sant'Antonio in Polesine in fiore

Lo storico ciliegio giapponese per anni ha fiorito nel chiostro del Monastero di Sant’Antonio in Polesine, regalando uno spettacolo ogni primavera.

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  • alberi secolari | alberi monumentali | ciliegio

Il ciliegio del Monastero

Nel cortile del Monastero di Sant’ Antonio in Polesine, a primavera, si può apprezzare la splendida fioritura di un ciliegio giapponese (Prunus serrulata Lindl.): l'esemplare attuale, messo a dimora nel 2011, è l'erede di un maestoso albero che, nonostante le cure che gli vennero elargite, esaurì il suo ciclo vitale pochi mesi prima, dopo aver inondato per decenni il cortile del monastero con la sua magia rosata.

C'è il mandorlo,

l'albero che fiorisce

appena qualche giorno

e poi si spoglia del colore

per i frutti,

come tutti gli amori mortali.

C'è l'albero del fico

che non mette mai fiore,

è subito frutto,

come la madre di Dio.

C'è il ciliegio giapponese

che quasi non conosce frutto, è solo fiore,

come l'amore di Dio.


Il ciliegio giapponese di Roberto Pazzi (1)

 

 

Caratteristiche dell'albero

Il ciliegio giapponese, o Prunus Serrulata, è una pianta ornamentale della famiglia Rosacee diffusa in Giappone ed introdotta in Occidente, caratterizzata da una forma a vaso con rami espansi e arcuati che possono raggiungere i 10 metri di altezza.

È un albero molto apprezzato per i suoi caratteri, come il colore dal bianco al rosa scuro e la quantità di fiori che sbocciano con l’arrivo della primavera tra i rami scuri e intrecciati. I ciliegi giapponesi da fiore, che costituiscono un gruppo a sé stante, derivano forse dalle specie spontanee P. speciosa e P. serrulata. Le loro varietà descritte sono oltre 40 e in Italia sono molto diffuse var. amanogawa, var. kanza, var. Shiro Fugen, var. shirotae. (2)

La pianta del monastero, essendo di specie serrulata per la forma ovata delle foglie, si presenta come un alberello a chioma espansa, formata da rami ricurvi e intrecciati che riprendono il colore mogano della corteccia. I fiori doppi a coppa con petali rosa orizzontali, iniziano a fiorire con l’arrivo della primavera, creando uno spettacolo suggestivo, da non poter non esserne affascinato.

 

Note

  1. Poesia di Pazzi, Roberto Ciliegio Giapponese, in Lorenzetti, Marco (a cura di), Vecchi amici: grandi alberi a Ferrara, Corbo Editore, 1996, pp. 30-31.
  2. Azienda regionale delle foreste dell’Emilia-Romagna, Alberi e arbusti dell'Emilia-Romagna, pp 156

 

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Ente Responsabile

  • Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara