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La vela incantata

La locandina del film

Regia: Gianfranco Mingozzi

Interpreti: Massimo Ranieri, Paolo Ricci, Monica Guerritore

Sceneggiatura: Gianfranco Mingozzi, Tommaso Chiaretti, Lucia Drudi Demby

Fotografia: Luigi Verga

Montaggio: Alfredo Muschietti

Musica: Nicola Piovani

Produzione: Antea Cinematografica per Rai

Durata: 112’

Campagna ferrarese 1930. I due fratelli Angelo e Nino (Ranieri e Ricci) girano con un cinema ambulante, in cui vengono proiettati film muti; mentre il primo sogna di sistemarsi e di gestire una sala cinematografica vera, il secondo, invece, conosce alcuni “sovversivi” e anela di poter passare dietro la macchina da presa per mostrare la realtà al di fuori delle menzogne dei cinegiornali.

Categorie

  • via | teatro | studente | regista | re | porta | galleria | famiglia | cinema

Tag

  • Ferrara set ideale

Location

Corso Ercole I d’Este

Teatro Nuovo

Via Vignatagliata

Via Fossato di Mortara

 

«La vela incantata,» afferma Mingozzi, «è invece la mia dichiarazione d'amore al cinema e alla mia terra. È un discorso legato al cinema attraverso la storia di due fratelli che negli anni del passaggio dal cinema muto a quello sonoro portavano la settima arte nei piccoli borghi della Bassa Padana. È un film in parte autobiografico, che riguarda vicende mie e della mia famiglia, perché io sono nato praticamente in un cinema: la mia camera da letto era confinante con il muro della galleria del cinema gestito da mio padre, a partire dal 1927. I miei ricordi d'infanzia sono legati ai suoni, alle musiche, alle voci dei grandi film americani degli anni Trenta. Ma anche a episodi divertenti, perché man mano che mio padre ingrandiva il locale, il mio letto subiva degli spostamenti».

Il regista

Gianfranco Mingozzi (1932-2009), dopo essersi diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, inizia il suo apprendistato con il Maestro Federico Fellini che lo sceglie come aiuto regista per La dolce vita (1960) e 8 1/2 (1963); lavora inoltre accanto a Gianni Franciolini, Ferdinando I - Re di Napoli (1959), René Clément, Che gioia di vivere (1961), e Philippe de Broca, L’amante di cinque giorni (1961). Nel 1959 Mingozzi incomincia a pensare a dei progetti suoi e si specializza nel genere documentario, realizzando Festa a Pamplona (1959), Gli uomini e i tori (1959), Le finestre (1962), Via dei Piopponi (1962), Il putto (1963), I mali mestieri (1963) e Con il cuore fermo di Sicilia (1965) insieme a Cesare Zavattini. Mingozzi scriverà insieme a Ugo Pirro Sequestro di Persona (1967), interpretato da Charlotte Rampling, e più tardi gira il suo film di maggiore successo Flavia, la monaca musulmana (1974). Negli anni Ottanta oltre a girare alcune pellicole erotiche di derivazione letteraria, quali L’iniziazione (1986), ispirato ad Apollinaire, Il frullo del passero (1988), scritto da Tonino Guerra e interpretato da Philippe Noiret, e Tobia al caffè (2000) di Marco Lodoli, produce anche film per il piccolo schermo.

Le musiche di Nicola Piovani

Nicola Piovani nasce a Roma il 26 maggio del 1946. Si diploma in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. La maggior parte dell’attività di Piovani si concentra sul teatro e sul cinema, e nel 1968 compone la sua prima colonna sonora per i cinegiornali del movimento studentesco, guidato da Silvano Agosti, della Facoltà di Filosofia. L’anno successivo debutta nel lungometraggio di Agosti, intitolato N.P. Il segreto; da questa esperienza inizia una carriera sbalorditiva che porterà Piovani a scrivere colonne sonore per più di centocinquanta film(vedi scheda In nome del popolo sovrano), collaborando con i migliori registi sia italiani, quali Fellini, Bellocchio, Monicelli, i fratelli Taviani, Moretti, Loy, Tornatore e Benigni, sia stranieri Bigas Luna, Pál Gábor, Philippe Lioret e tanti altri. Nel corso degli anni Piovani ha ottenuto importanti riconoscimenti, e la colonna sonora per il film La vita è bella di Benigni (1997) gli permette di ottenere l’ambito Premio Oscar; fatto, questo, che verrà ironicamente ripreso nel film Boris (2011), tratto dall’omonima sitcom italiana, in cui il compositore compare in un cammeo e si gioca la prestigiosa statuetta durante una partita di poker.

Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Doris Cardinali
  • Matteo Bianchi