Scheda: Luogo - Tipo: Corsi d'acqua

Il Po di Primaro

Il Po di Primaro in primavera. Foto di Gianni Oppi, Associazione Terre del Po di Primaro.

Il Po di Primaro è un corso d’acqua alimentato dal Po di Volano. Attraversa il comune e, dopo 28 km, termina a sud nella frazione di Traghetto. E’ ricco di uccelli, altra fauna e flora protetti.


Lat: 44.821355 Long: 11.624526

Trasformazione: 1767

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  • fiume

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  • Po di Primaro | Po | Marrara

La storia del Po di Primaro fino al XX secolo

Il fiume procedeva verso sud-est, sboccando in Adriatico subito a nord della città di Ravenna. Nel Medioevo le vie d’acqua erano fondamentali per i trasporti poiché, con la decadenza dell’Impero Romano, le strade non erano più curate.

La città di Ferrara si sviluppò come importante centro commerciale che, attraverso il Primaro, collegava i porti dell’Adriatico centrale con le zone interne della pianura. Nel 1152, grandi rotte fluviali sconvolsero l’assetto dei fiumi: le portate principali del Po si spostarono più a nord, formando il “Po grande di Venezia”. Diverse opere dell’uomo ed il terremoto del 1570 consolidarono il nuovo percorso. Il flusso d’acqua nel Primaro si ridusse e fallirono i numerosi tentativi di ravvivare le portate collegandolo ad alcuni torrenti appenninici, ricchi di sedimenti.

Comunque, il Primaro rimase navigabile durante tutto il Medioevo ed il Rinascimento. Nel 1598 il ducato di Ferrara tornò allo Stato Pontificio che decise di usare il Primaro per risolvere i problemi idraulici provocati dal fiume Reno, che scendeva dall’Appennino e non raggiungeva il mare, ma finiva in ampie paludi tra Ferrara e Bologna. Nel 1767 il Reno venne innestato sul tratto mediano del Primaro, togliendo a Ferrara lo sbocco in mare.  Il Po di Primaro servì fino alla metà del XX secolo per il trasporto locale di prodotti agricoli (canapa, bietole) tramite i burchi, imbarcazioni a fondo piatto trainate da grossi buoi che camminavano lungo le vie alzaie, situate sugli argini.

 

Il Primaro ai giorni nostri

Oggi, il Primaro ferrarese termina a sud contro l’argine del fiume Reno in località Traghetto ma le sue acque non comunicano con quelle del Reno. E’ un bacino lungo circa 28 Km e largo 20 m, ad acque quasi ferme, alimentato dal Po di Volano e movimentato soltanto dai prelievi irrigui estivi e dall’acqua meteorica che drena dai terreni circostanti; la  profondità massima è 4,5 m.

E’ comunque indispensabile per gli equilibri idraulici della pianura bonificata e, nonostante attraversi un’area fortemente antropizzata, ospita una ricca fauna, con 24 specie di uccelli nidificanti e altre 32 specie migratrici, ma anche insetti, anfibi e rettili protetti ed una rigogliosa vegetazione acquatica.

I paesaggi creati dal fiume sono estremamente suggestivi ed è possibile in certe stagioni la navigazione lenta. Dal 2006 ne è stata riconosciuta l’importanza naturalistica con l’inserimento nella rete ecologica europea Natura 2000. Accanto al fiume corrono due strade a bassa intensità di traffico automobilistico, piuttosto frequentate da cicloturisti. Ci sono in zona numerosi agriturismi.

Il Po di Primaro costituisce il confine occidentale del Sito Unesco della Città di Ferrara e del suo Delta. Un processo partecipativo condotto dal Museo di Storia Naturale di Ferrara tra il 2012 e il 2015 ha portato alla realizzazione della Mappa di Comunità del Po di Primaro, un documento realizzato con gli abitanti delle frazioni rivierasche che sintetizza la ricchezza culturale e naturale della zona.

 

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Ente Responsabile

  • Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara