Che bel romanzo. Bassani e il giardino dei Finzi Contini attraverso un mosaico di immagini e parole tratte da quotidiani, periodici e riviste del 1962 - page 42-43

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Giorgio Bassani ha avuto un irriducibile giudice contrario in Pier
Paolo Pasolini chiamato a fare parte per la prima volta di una
giuria del «Viareggio».
a. v.,
La Stampa
, 26 agosto 1962
Sophia era molto bella (…). Le domandammo se conosceva già
Bassani, il vincitore del «Premio» e se aveva letto «Il giardino
dei Finzi-Contini». «Ho conosciuto Bassani perché collaborò
alla sceneggiatura della “Donna del fiume”. Quel film mi è
molto caro, per questo ricordo anche Bassani con simpatia. Il
libro non l’ho letto, mi dispiace perché mi dicono che è bello».
(…) Ma Soldati disse uscendo «Si vedrà fra cinquant’anni,
quando saremo tutti morti. Sarebbe un bel divertimento sentire i
discorsi che faranno su di noi. E li faranno!»
Giuseppe Del Colle,
StampaSera
, 27 agosto 1962
«Non dispiaccia all’autore del libro,» dice la relazione della giu-
ria a proposito di Bassani, «nella misura in cui si identifica col
protagonista, che si riconosca a lui giocatore di tennis una eser-
citata bravura nella ricchezza elastica e asciutta, nei rinvii che
non fallano, nella sicurezza dei rimbalzi anche sull’orlo – sta-
remmo per dire, sulla rete – del patetico.
L’altra componente del romanzo che si è voluta notare – conti-
nua la relazione – è il rimorso che intride, che stria la partecipa-
zione dello scrittore alla vicenda. Chi per destrezza o per mira-
colo si è salvato dal destino di morte o di strage, che attendeva i
Finzi Contini come gli altri sei milioni di ebrei di quegli anni,
non può sottrarsi a un debito in qualche modo ambiguo e tor-
mentoso verso quella destrezza e quel miracolo.»
L’Illustrazione Italiana,
settembre 1962
Vi convergevano i giudizi non omogenei ma tutti favorevoli – in
sede letteraria – della critica; una popolarità quasi immediata,
certamente singolare per chi, ancora, partisse dalle vecchie alter-
native tra arte d’
élite
e gran pubblico; gli sviluppi continui della
tiratura; le opere precedenti e in genere la personalità di Giorgio
Bassani, scrittore, uomo di cultura, capitano di famose o sempre
rilevanti imprese editoriali.
g. f.,
Rinascita,
1 settembre 1962
La primavera era splendida e noi, smesso il lavoro, si andava a
giocare a Villa Borghese. La vacanza continuava. Ma Giorgio
non era più a suo agio. L’antico rimorso, che ormai non
l’avrebbe più abbandonato finché non si fosse placato nel-
l’espressione artistica delle “Storie ferraresi” e del “Giardino dei
Finzi-Contini”, aveva ripreso a roderlo.
Manlio Cancogni,
L’Espresso,
2 settembre 1962
L’Illustrazione Italiana,
settembre 1962
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