Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Colonna di Borso d'Este

Colonna di Borso d'Este. Fotografia di Edoardo Moretti, 2015. © MuseoFerrara

La cosiddetta “colonna di Borso d’Este” (detta anche “colonna ebraica”) collocata nel volto del Cavallo, di fronte alla Cattedrale, è in gran parte composta da strati di lapidi ebraiche provenienti da antichi cimiteri.

 

 


Lat: 44.835894 Long: 11.619587

Realizzazione: 1452

Rifacimento: 1716
Rifacimento della colonna, distrutta da un incendio

Restauro: 1960
Smontaggio e rimontaggio

Categorie

  • monumento

Tag

  • Ferrara ebraica

1. Storia

Tra la Cattedrale, il palazzo Ducale e il palazzo della Ragione, nel 1452 viene collocata una colonna sormontata dalla statua del duca Borso sul trono. Qualche anno dopo viene spostata su un lato dell’ingresso al cortile ducale (attuale piazza Municipale), a reggere il vòlto del Cavallo, dove, sull’altro lato, era già collocata un’altra colonna con la statua equestre del marchese Niccolò III, padre di Borso.

La colonna è costituita da strati di marmo rosa di Verona e di pietra bianca d’Istria, formati da antiche lapidi spezzate e lavorate provenienti da cimiteri ebraici. Nel 1716 un incendio impone il rifacimento della colonna per la quale vengono utilizzate pietre tombali di cimiteri israeliti: durante i periodi peggiori di chiusura nei ghetti e di persecuzione degli ebrei, infatti, nemmeno i cimiteri vengono risparmiati e diventano cave di marmo. L’episodio, riportato dal cronista Nicolò Baruffaldi, testimone diretto dei fatti, viene poi dimenticato. Quando nel 1960 la colonna viene smontata per restauri, si scopre la verità. Nonostante la richiesta di restituzione da parte della comunità ebraica, che offre di rifare la colonna a proprie spese, le pietre vengono scalpellate, levigate e murate per sempre. Ne restano solo testimonianze fotografiche.

2. Testimonianze

“Anno 1718 … Adì 24 novembre per ordine del marchese Francesco Sacrati, giudice de’ Savi, furono levati molti marmi sepolcrali dalli due cimiteri degli ebrei, e questo per servirsene nel rialzare la colonna del duca Borso in piazza, pagandone però il valore così all’ingrosso alli Massari del Ghetto …”, aggiungendo che nel 1719 “adì 16 marzo fu terminata di risarcire la colonna del duca Borso, crepata già per l’incendio accaduto nel mese de’ decembre del 1716”.

Fonti Archivistiche

  • Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Nicolò Baruffaldi, Annali, ms. coll. Antonelli, 594, pp. 270, 272

Soggetti correlati

Temi correlati

Luoghi correlati

Itinerari correlati

Ente Responsabile

  • Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Autore

  • Edoardo Moretti
  • Sharon Reichel