Card: Place - Type: Streets and squares

Erculean Addition

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An enlargement of the city walls of Ferrara envisioned by Ercole I d'Este, between 1492 and 1505, implemented by court architect Biagio Rossetti. Thanks to its organic nature and extent, architect and historian Bruno Zevi has credited the Erculean Addition with making Ferrara what he considered the first modern European city.

 

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Tags

  • Biagio Rossetti | Ercole I d'Este | Renaissance | Erculean Addition | modern European city

The expansion of the city of Ferrara has historically been one of Additions), starting from the original nucleus: the small Byzantine castrum located on an island between the Po di Volano and the Po di Primaro tributaries.

The first three city additions, which were followed only in the twentieth century by the Addizione Novecentista (Twentieth-century Addition), have been effectively summarised by Carlo Bassi: ‘If we want to assign dates to the to the times of this growth, they are: the early 700s CE (or perhaps 350/400?) for the initial old town, 1386 for the first addition, 1451 for the second, 1492 for the third and last, which determined and defined the shape of the city.

Each was overseen by architects, with three names standing out in those years: Pietrobono Brasavola, Pietro Benvenuto degli Ordini, and Biagio Rossetti’ (Ferrara. Lessico di Architettura, Frammenti di un ‘Discorso Amoroso’, Gabriele Corbo Editore, Ferrara 2005).

The third of these ‘additions’, known as the Addizione Erculea (Erculean Addition), refers to that ordered by Duke Ercole I d'Este. That name, in turn, was inextricably linked to that of Biagio Rossetti, the architect who turned the Duke’s idea into reality.

Starting from the large-scale works of what is known as Terra Nova, the architectural/urban heart of this addition is found in the Quadrivio degli Angeli (Angels’ Quadrivium), surrounded by the Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi and Palazzo Turchi di Bagno.

The overall structure, the most modern for the era and practical enough to have survived up to the present day, is deeply rational, characterised by a rectangular layout composed of straight lines and right angles.

 

Quotes

«I grandiosi lavori di ampliamento della città presero l’avvio dopo la guerra del 1480-82 contro Venezia e vanno letti anche come risposta di carattere militare alle ripetute minacce ed incursioni della Serenissima sul versante settentrionale del nucleo abitato. L'impresa, condotta con largo impiego di risorse che comportarono manovre di inasprimento fiscale e un notevole indebitamento, fu attuata nell'arco di poco più di un decennio, tra 1492 e 1505.

Nell'agosto del 1492 vennero scavate le nuove fosse perimetrali, larghe oltre 30 metri, che abbracciarono il palazzo di Belfiore e una parte del suo barco, oltre ad alcuni borghi preesistenti e a monasteri già extra muros e cingendoli con un nuovo diaframma dal perimetro arcuato che presto sarebbe stato ridisegnato da un recinto in laterizio. Lavori di drenaggio del territorio impaludato si sommano nei mesi seguenti al tracciamento di nuove strade (in gran parte coincidenti con percorsi già esistenti), ai primi lavori di fondazione di edifici e alla costruzione di tre nuove porte, all'estremità degli assi viari principali. Il duca stesso sovraintende ai lavori in questa Terra Nova, dimostrando una competenza tecnica che ne mette in luce le qualità di vero principe architetto, mentre una schiera di progettisti lo affianca per mettere a punto la risoluzione architettonica delle singole opere. Tra costoro spiccano le figure dell'ingegnere ducale Biagio Rossetti affiancato, tra gli altri, da Battista e Antonio Maria di Rainaldo, Bartolomeo Tristano e Antenore da Bondeno. Se la concezione dell’impresa va senz’altro assegnata al duca Ercole I, gran parte degli interventi tecnico operativi che portarono alla urbanizzazione di Terra Nova sono certamente dovuti a Biagio Rossetti […]» (da https://biagiorossetti500.it/architettura/addizione-erculea/).

 

Compiling entity

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Author

  • Barbara Pizzo