Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Scola spagnola di via Vittoria

Scola spagnola di via Vittoria. Fotografia di Edoardo Moretti, 2015. © MuseoFerrara

La Scola spagnola di via Vittoria, oggi chiusa, costituisce una preziosa testimonianza della secolare cultura ebraica.


Lat: 44.833433 Long: 11.619966

Notizie dal: 1492
Arrivo a Ferrara degli ebrei sefarditi cacciati dalla Spagna

Categorie

  • sinagoga

Tag

  • Ferrara ebraica

1. Le sinagoghe a Ferrara

Nel XVI secolo si ha notizia dell’esistenza, a Ferrara, di almeno dieci sinagoghe tra pubbliche e private (in case di banchieri o famiglie abbienti). Quella più antica, poi detta Scuola italiana, ha sede in via dei Sabbioni (oggi via Mazzini), nel palazzo donato alla Comunità ebraica da ser Mele; la Nazione Tedesca ne aveva una adibita al proprio culto in via Gattamarcia (oggi via della Vittoria). Con il passaggio di Ferrara allo Stato della Chiesa, nel 1620 la nuova legislazione pontificia impone la presenza di una sola sinagoga in città: a causa della partenza da Ferrara dei ricchi tenutari dei banchi di pegni, i luoghi di preghiera privati nelle loro case vengono chiusi; gli ebrei di origine tedesca aggirano il divieto trasferendo il loro culto in una sala al primo piano del complesso di via Mazzini.

2. La Scola spagnola

Gli ebrei sefarditi, chiamati al tempo “spagnoli e levantini”, arrivati a Ferrara nel 1492 su invito del duca Ercole I (1431-1505) a seguito della cacciata dalla Spagna, vengono considerati dall’amministrazione pontificia come una Nazione differente e separata da quella degli ebrei italiani e tedeschi, i quali nel 1573 avevano accorpato l’amministrazione delle loro comunità, pur continuando ad avere sinagoghe diverse. Gli ebrei sefarditi possono quindi conservare la propria sinagoga, detta Scola spagnola, in via Gattamarcia (oggi in via della Vittoria 41). Durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, anche la Scola spagnola, come le altre, viene distrutta dai nazi-fascisti. Oggi solo la sinagoga tedesca è adibita al culto; quella italiana è stata adattata a sala conferenze; la Scola spagnola è chiusa e parte dei suoi arredi sono stati trasferiti all’oratorio Lampronti di Livorno.

3. L’arredamento

Nonostante la devastazione che la colpì, la documentazione fotografica ci consente di ricostruire i caratteri della Scola spagnola. Le pareti erano ornate con motivi di festoni di rami e fiori, l’aron, l’armadio con i rotoli della Torah, si trovava lungo la parete orientale, rivolto verso Gerusalemme. Nella Scola spagnola l’aron (hekhal per i sefarditi), molto grande, aveva tre ante separate da colonne nere; il dukhan, tavolo dove si leggevano i rotoli della Legge, non era vicino all’aron, come nelle sinagoghe italiana e tedesca, ma lontano, verso il lato opposto della sala, su di un podio (tevah) e circondato da una balaustra di marmo con sopra sei vasi e grandi candelabri. La tevah era simile al castello di poppa di una nave: da lì il rabbino guidava la Comunità con lo strumento essenziale della Legge. Una panca di fronte al dukhan consentiva all’incaricato del trasporto dei rotoli dall’aron alla tevah di sostare per togliere dai rotoli gli ornamenti di tessuto e argento. I banchi del pubblico erano disposti longitudinalmente, così da permettere di assistere direttamente alla sfilata dall’aron al tevah e viceversa. Mancando un piano superiore per il matroneo, questo venne collocato a ridosso della parete opposta all’aron.

4. La lapide

Una lapide affissa sul muro esterno della Scola spagnola di via Vittoria, accanto al portone chiuso, recita:

IL 20 NOV. 1492 IL DUCA ERCOLE I D'ESTE / PROTESO A TRASFORMARE MIRABILMENTE IL / VOLTO DELLA SUA CAPITALE ONDE FARNE LA / PRIMA CITTA' MODERNA EUROPEA, INVITÒ GLI / EBREI ESULI DALLA SPAGNA A TROVARE IN / FERRARA UNA NUOVA OSPITALE PATRIA E AD / APPORTARVI IL CONTRIBUTO DEL LORO INGEGNO / DA ALLORA E PER SECOLI IN QUESTO EDIFICIO / FIORÌ LA SPLENDIDA SINAGOGA SPAGNOLA / DISTRUTTA NEL 1944 PER MANO DEI NAZIFASCISTI / E DI QUI VENNE DIFFUSO IN ITALIA E IN EUROPA IL / PREZIOSO MESSAGGIO DELLA CULTURA SEFARDITA /

20 NOVEMBRE 1992        [data in ebraico]
COMUNITA EBRAICA DI FERRARA /
DEPUTAZIONE FERRARESE DI STORIA PATRIA /
FERRARIÆ DECUS

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Ente Responsabile

  • Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Autore

  • Edoardo Moretti
  • Sharon Reichel