Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Casa di Giulio Ariosti

La dimora del nipote di Ludovico Ariosto

Questo fabbricato era di proprietà di Giulio Ariosti, nipote del Poeta, che vi si stabilì per un breve periodo con i figli, tra cui Orazio, poeta dell’Alfeo. Interessante il cortile interno dove archi e colonnato testimoniano l’importanza della casa.


VIA FONDOBANCHETTO 43

Costruzione: XV Sec. (1400-1499)

Categorie

  • via | porta | poeta | orto | fabbricato | fabbrica | cortile | casa

Tag

  • La città di Ludovico Ariosto

La storia

In questo antica costruzione interna al Castrum ferrarese si stabilì il nipote di Ludovico Ariosto, Giulio Ariosti (1511-1575), subito dopo aver abbandonato la Magna Domus di via Giuoco del Pallone. Qui egli visse con i figli tra i quali Orazio, anch’egli poeta, che scrisse il poema Alfeo, rimasto però incompiuto. La sua fama è dovuta a un’accesa polemica sollevata dalle sue affermazioni sulla superiorità del Tasso rispetto all’Ariosto.

La struttura

Il fabbricato conserva nella sua facciata un’impronta originale: “... la bella, caratteristica cornice di coronamento in cotto, gira attorno a tre canne in sporto di altrettanti camini. Nell’interno sono visibili buone tracce di affreschi […] Uno sguardo al cortile rivela un’arcata che prova l’importanza della casa. Nel mezzo gli archi a pieno sesto poggiano su colonne e capitelli in marmo e ai lati, su semi-colonne in laterizio” (Ferrari 1974, in Ferrara e L’Ariosto, pp. 56-57). All’interno sono ancora visibili tracce di affreschi dell’epoca. Dopo numerose successioni la dimora passò ai Pompili-Ariosti in seguito al matrimonio di Dorotea Ariosti con Biagio Pompili di Ravenna.

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Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Stefania De Vincentis