Ebrei a Ferrara (XIII-XX sec.). Vita quotidiana, socialità, cultura - page 15

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provvedimenti presi dovevano servire a
garantire gli acquirenti. Si ricordano fra
essi alcuni nomi: Abram Franchi, condan-
nato nel 1616 per aver realizzato anelli in
oro a basso titolo e, di nuovo, nel 1618
per un candeliere d’argento
basso
; Isach
Calvi condannato nel 1617 per aver ven-
duto un anello a basso titolo; nel 1668 a
Pellegrino Diena fu proibito di fornire
una saliera in argento «per non eser alla
lega» che il
Massaro non volle bollare. È
noto che i
manufatti dovevano essere
marcati dal
Massaro con il bollo dell’Arte.
Nel Settecento, e precisamente negli
anni tra il 1737 e il 1739, la documenta-
zione registra una vertenza tra l’Arte degli
Orefici ed Aron Bonforni ebreo ferrarese
dell’Arte della Strazzeria accusato di aver
arbitrariamente venduto merci spettanti
all’Arte degli
Orefici. Gli accusatori testi-
moniarono di aver visto due ebrei cammi-
nare per la piazza: Abram Coen e Aron
Bonforni,
filius quondam Moysis,
abitante
del ghetto nella via dei Sabbioni.
Que-
st’ultimo, che teneva in mano «alla pub-
blica vendita» una spada con guardia
d’argento, all’atto della contrattazione fu
fermato dagli
esecutori
i quali richiesero la
licenza di vendita. Certamente il processo
divenne uno strumento per rimarcare
l’ambito di pertinenza delle due Arti.
Non
bisogna dimenticare che le controversie
fra le Arti erano piuttosto frequenti e
spesso le sentenze servivano per ribadire e
ridefinire i ruoli.
Tutti momenti di vita quotidiana
che costituiscono una minima parte della
cospicua e molteplice documentazione,
ancora da affrontare ed esaminare, custo-
dita presso l’Archivio Storico Comunale,
relativa agli ebrei che con le loro attività e
il loro patrimonio culturale concorsero a
forgiare la comunità ferrarese.
M
IRNA
B
ONAZZA
Scuola media ebraica
Con Regio decreto del 5 settembre 1938, n. 1390 recante disposizioni per la difesa della razza nella scuola
italiana, vengono espulsi da tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado gli allievi, gli insegnanti e tutto il per-
sonale non docente di razza ebraica.
Dall’ottobre del 1938 i provvedimenti colpiscono a Ferrara oltre 70 allievi di origine ebraica e il prestigioso
R. liceo Ariosto è costretto a rinunciare oltre ad insegnanti di grande esperienza anche allo stesso preside
Emilio Teglio, collocato a riposo.
Viene fatto altresì divieto di adozione da parte degli «alunni italiani» di libri di testo, nonché delle opere
commentate o rivedute da autori di razza ebraica.
Con la legge del 15 novembre 1938, n. 1779, le scuole d’istruzione per alunni ebrei possono essere istituite
dalle Comunità israelitiche solo nel rispetto delle disposizioni relative all’istituzione di scuole private. A
partire dall’anno scolastico 1938-1939 la scuola media ebraica di Ferrara viene aperta nell’edificio di via Vi-
gnatagliata 79 che dalla metà dell’Ottocento aveva ospitato l’asilo e le scuole elementari della Comunità;
fino al 1941 la scuola funziona seppur clandestinamente in forma ben strutturata grazie alla dedizione di in-
segnanti come, tra gli altri,
Giorgio Bassani, jona Massimo e Riccardo Veneziani.
Gli allievi possono così
brillantemente superare gli esami come privatisti nelle scuole del Regno, subendo tuttavia nel
momento delle
prove scritte e orali il trattamento discriminatorio di essere isolati in aule separate dagli allievi di razza ariana.
Solo dall’agosto del 1941 con decreto del
Ministero dell’Educazione nazionale viene autorizzata in Ferrara
l’istituzione di una scuola israelitica, il preside deve tuttavia constatare la difficoltà a garantire il regolare svol-
gimento delle lezioni per mancanza di personale docente precettato per altri incarichi.
A far data dall’1 dicembre 1943 in ottemperanza al decreto collettivo di chiusura di scuole e corsi gestiti da
Comunità israelitiche viene definitivamente chiusa la scuola Media della Comunità israelitica di Ferrara.
Resocontodell’annoscolastico1938-1939della«Scuola
MediaEbraica»attivatadopo l’espulsionedeglistudenti
ebreidallescuolepubblicheaseguitodelle«leggirazziali»
(A
RCHIVIO DELLA
C
OMUNITÀ EBRAICA DI
F
ERRARA
,
Scuola Media Israelitica
, 1).
Nota della Comunità ebraica di Ferrara al R. Provvedito-
rato degli Studi di Ferrara recante la rassicurazione che
presso laComunitàEbraicadiFerraranonè istituitaalcuna
scuola media ebraica come prescritto dalle disposizione a
seguito delle «leggi razziali» (A
RCHIVIO DELLA
C
OMUNITÀ
EBRAICA DI
F
ERRARA
,
Scuola Media Israelitica
, 1).
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