Max Ascoli e Ferrara - page 24

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La compagine sociale ebraica, costituita da circa 330 famiglie, compren-
deva 72 nuclei familiari che vivevano di elemosine, 148 commercianti
che faticavano a pagare le tasse; un consistente gruppo di professionisti
che mantenevano con decoro la propria famiglia ed infine 10 unità che
avevano una rendita tra i 5000 e gli 8000 scudi
[34]
. L’unica famiglia ricca
era quella dei Coen, che abitavano in Via Gattamarcia, ed avevano un
reddito di 80.000 scudi per la gestione di un banco feneratizio e dei loro
granai a Pontelagoscuro
[35]
. Gli Ebrei ferraresi commerciavano soprattutto
in cereali, granaglie in genere; trafficavano raramente con i metalli; era-
no interessati agli appalti per il tabacco, alla conceria delle pelli, alla
vendita dell’olio e del carbone, ai banchi di prestito, all’appalto della te-
soreria della dogana
[36]
. Ma erano anche rigattieri, straccivendoli, certa-
mente non così ricchi e avidi come li dipingeva il clichè stereotipato che
veniva su di loro tramandato.
Max Ascoli e Ferrara
La presenza ebraica a Ferrara
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