La
        
        
          
            channukiah è
          
        
        
          il candelabro a nove brac-
        
        
          cia usato durante la festa di
        
        
          
            channukah
          
        
        
          che
        
        
          celebra la vittoria dei Maccabei sui Seleucidi
        
        
          avvenuta nel II secolo avanti l’era volgare e il
        
        
          miracolo delle luci.
        
        
          La tradizione ebraica narra che quando i
        
        
          Maccabei riconquistarono il Tempio vollero
        
        
          riprendere da subito l’ordine delle funzioni e
        
        
          fra queste era compreso l’uso di accendere
        
        
          ogni giorno un lume del grande candelabro
        
        
          a sette braccia in oro, la
        
        
          
            menorah
          
        
        
          , che costi-
        
        
          tuiva uno degli arredi originari del Taberna-
        
        
          colo. Per l’accensione era necessario uti-
        
        
          lizzare olio consacrato, di cui, al momento
        
        
          della riconquista, fu trovata una quantità
        
        
          utile per un solo giorno.
        
        
          Per miracolo l’ampolla bastò per otto giorni,
        
        
          il tempo di consacrare nuovo olio per la
        
        
          
            menorah
          
        
        
          .
        
        
          La
        
        
          
            channukiah
          
        
        
          si presenta in forme diverse.
        
        
          Un modello di
        
        
          
            channukiah
          
        
        
          è quello a nove
        
        
          braccia che ricalca la forma del candelabro
        
        
          del Tempio: otto braccia accolgono le can-
        
        
          dele per i giorni di festa, il nono contiene lo
        
        
          
            shammash
          
        
        
          , il cero usato per l’accensione
        
        
          degli altri lumi.
        
        
          Un altro tipo di lampada è quello a muro a
        
        
          forma di “L”. Sulla parte sporgente si inseri-
        
        
          vano le candele e la porzione unita al muro
        
        
          era quella su cui si concentravano le deco-
        
        
          razioni.
        
        
          I materiali con cui sono fatte le
        
        
          
            channukiot
          
        
        
          possono variare dai metalli preziosi al
        
        
          semplice legno o all’ottone, si tratta infatti
        
        
          di oggetti di uso domestico comune, il cui
        
        
          valore è legato alla celebrazione della festa.
        
        
          Durante la festa di
        
        
          
            Chanukkah
          
        
        
          i bambini
        
        
          giocano con delle trottole sulle quali sono
        
        
          incise le iniziali delle parole che in ebraico
        
        
          compongono la frase: «Un grande miracolo
        
        
          è accaduto là».
        
        
          La citazione rimanda alla storia a cui è legata
        
        
          la festa, il vincitore è colui la cui trottola si
        
        
          ferma sull’iniziale della parola “miracolo”.
        
        
          Channukiah
        
        
          
            Channukkiah
          
        
        
          , sec. XVIII,
        
        
          Europa orientale, ottone, braccia
        
        
          a motivi vegetali, cm 52 x 32,
        
        
          proprietà Annalisa Pinter
        
        
          
            Trottola
          
        
        
          , sec. XX, Israele,
        
        
          argento, proprietà Luciano Caro
        
        
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