Scheda: Tema - Tipo: Architettura e urbanistica

Progetto Atrium plus

Logo del progetto Atrium plus

Grazie al progetto europeo Atrium plus e la collaborazione tra il Comune di Ferrara, e le scuole superiori cittadine, è nato un nuovo cantiere sul patrimonio urbanistico-architettonico novecentista ferrarese.

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Il progetto europeo transfrontaliero Atrium plus. Architecture of the Totalitarian Regimes of the XX Century, che vede coinvolti in qualità di partner, accanto al Comune di Ferrara, quelli di Forlì (lead partner) e Bari, per il fronte italiano, e quelli di Zara e Labin, per il fronte Croato, giunge nel 2019, a un momento cruciale di sviluppo con una importante manifestazione pubblica ferrarese. L’occasione è quella dell’accoglienza di una nutrita delegazione studentesca proveniente da Zara, in visita il 25 marzo alla nostra città e al nascente itinerario turistico novecentista, dedicato in primis alle scuole, ma di interesse generale.

Lo stesso Atrium plus si inserisce nel solco più ampio dell’Associazione Architecture of Totalitarian Regimes in Urban Managements – ATRIUM, cui corrisponde l’omonima rotta del consiglio d’Europa. Si tratta di un progetto ambizioso non solo nello scopo, ma anche nella portata e nella natura del suo partenariato: vi aderiscono complessivamente 18 partner provenienti dal Sud-est Europa e provenienti da 11 paesi diversi (Italia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Romania, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Grecia), costituiti da Dipartimenti Universitari e Ministeri, Organizzazioni non governative e Amministrazioni cittadine, portando quindi competenze specifiche ed esperienze diverse al progetto. Il desiderio condiviso è porre l'attenzione, da un punto di vista storico e culturale, sul patrimonio architettonico frutto dei diversi regimi totalitari del XX secolo, valorizzandolo e incoraggiando attraverso i progetti finanziati dall'Unione Europea una visione condivisa dell'identità storica e culturale. La natura di questa partnership è quindi un esempio di riconoscimento comune dell'importanza del patrimonio architettonico del ventesimo secolo, e del suo rapporto complesso, contraddittorio (ovvero dissonante) e talvolta scomodo con alcuni periodi della storia europea.

È in questa macrocornice che si declina il progetto sviluppato dal Comune di Ferrara sul proprio territorio, che troverà concretizzazione finale nel nuovo itinerario turistico scolastico, ma che già nelle azioni preliminari ha saputo offrire una sensibile ricaduta a livello locale. Ciò grazie all’attuazione in dialogo con numerosi stakeholder locali e in relazione sinergica con altri percorsi e altre iniziative di interesse per la città. Tale operazione ha permesso di valorizzare l’esistente e consentire sviluppi inediti, come è accaduto per Musei Aperti, nell’edizione 2018 non casualmente dedicata al patrimonio cittadino del ‘900, per i numerosi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, in particolare nella relazione con I.I.S. “G.B. Aleotti”, o per la mostra 80 anni di vita per la Scuola Umberto I – Alda Costa realizzata da I.C.S. “Alda Costa” e riallestita ad hoc presso l’Istituto proprio in questi giorni.

Attraverso tale prassi e nello sviluppo delle azioni intermedie di progetto, Atrium plus ha coinvolto numerosi studenti e Istituti superiori ferraresi, destinatari primi e coprotagonisti dei diversi obiettivi e delle stesse azioni.

La prima è stata un’indagine su campo relativa alla percezione dei viaggi di istruzione e del patrimonio razionalista cittadino, rivolta a studenti di IV e V superiore che l’anno scorso avessero effettuato un viaggio di più giorni in Italia o all’estero, e insegnanti accompagnatori, attraverso la somministrazione di due questionari. L’invito a partecipare all’indagine su campo è stato esteso a tutte le scuole superiori cittadine e hanno aderito I.I.S. G.B. Aleotti, I.I.S. L. Einaudi, I.T.C. G. Bachelet, Liceo Artistico Dosso Dossi, Liceo Statale G. Carducci, Liceo Statale L. Ariosto, coinvolgendo complessivamente 19 classi.

La seconda è stata la ricerca sul patrimonio urbanistico-architettonico novecentista ferrarese, progettato e realizzato tra il '28 e il '40. Tale ricerca è stata condotta dal Prof. Ulisse Tramonti, Ordinario di Progettazione Architettonica del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze e membro del comitato scientifico dell’Associazione trasnazionale Atrium, e dalla dott.ssa Barbara Pizzo, con cui hanno collaborato le classi 5A e 5B dell’I.I.S. G.B. Aleotti, debitamente declinando i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro in un’attività concreta. Tale ricerca ha prodotto complessivamente la redazione di 10 schede di taglio scientifico relative al lascito urbanistico e architettonico più rappresentativo, destinate alla UE, di 23 schede a carattere divulgativo, relative ai beni e a personaggi chiave dell’epoca, destinate alla pubblicazione sul sito www.museoferrara.it.

Questa mostra, allestita in occasione della visita della delegazione di Zara presso il Complesso Boldini, è dedicata all’omonimo itinerario turistico scolastico della città di Ferrara che è obiettivo finale di Atrium plus per la nostra città. Questo nuovo percorso, punteggiato di palazzi progettati ed eretti in epoca fascista, in un solo chilometro offrirà ai visitatori l’opportunità di attraversare diversi stili architettonici e dettagli di design, partendo dalla scuola primaria “Mario Poledrelli” (1928) e seguendo l’asse urbanistico principale della città per finire alla scuola primaria “Alda Costa” (1932). I “quattro anni” citati nel titolo dell’itinerario sono appunto quelli che separano le edificazioni dei due beni architettonici che segnano l’inizio e la fine di un percorso sviluppato su 15 tappe, definito anche grazie alla collaborazione della dott.ssa Maria Chiara Ronchi (IAT Comune di Ferrara) e delle Prof.sse Paola Di Stasio (I.I.S. “G.B. Aleotti”) e Paola Chiorboli (I.C.S. “Alda Costa”), coinvolte anche nel percorso formativo Come valorizzare il patrimonio dissonante, tenutosi a Forlì dal 1° al 3 ottobre 2018. Sarà proprio in corrispondenza di queste 15 tappe che entro la fine di giugno saranno disposti in via permanente altrettanti cartelli, con il compito di valorizzare i singoli beni urbanistico-architettonici novecentisti e, più in generale, il principale lascito del totalitarismo fascista, presente e notevole, pur nella sua espressione contraddittoria.

Tutto questo è stato presentato in conferenza stampa, tenutasi il 27 marzo presso la Sala consiliare di Palazzo Municipale,a sua volta trasformata in momento didattico, che ha visto numerosi studenti attenti testimoni degli interventi dell’Ass. Massimo Maisto, relativamente al progetto, della dott.ssa Barbara Pizzo, sul coinvolgimento delle scuole della città, del Prof. Ulisse Tramonti, in relazione all’estetica razionalista, e della dott.ssa Maria Chiara Ronchi, che ha esposto l’itinerario, illustrando gli aspetti salienti dei singoli beni.

 

Note

a cura del Servizio Manifestazioni Culturali del Comune di Ferrara

 

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Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Barbara Pizzo